LA TERRA PROMESSA - 01/11/21 - SoLoMoN
"Ragazzo, stai per farti molto male..."
Solomon avvisò il giovane Brok e poi scattò in avanti. Il suo movimento sembrò quasi una danza. Il becco di corvo da una parte e la daga dall'altra, rotearono in aria disegnando delle curve che s'intrecciavano l'una con l'altra, non dando punti di riferimento al suo avversario.
Entrambe le armi oltrepassarono le difese dell'avversario e ne saggiarono la carne.
Solomon aveva sperato che quelle sue parole ed il suo primo attacco avrebbero raggiunto lo scopo di intimorire a sufficienza la giovane guardia, tanto da farla desistere nel continuare il combattimento. Ed invece il giovane si scagliò contro di lui con una foga inaspettata.
Colse il movimento rapido della lancia, ma non fu capace di pararlo. Sentì la lancia impattare contro il suo petto, ma per sua fortuna la sua armatura riuscì a resistere all'impatto. Rimase per un attimo senza fiato e si concentrò.
Da un lato non voleva procedere con lo scontro per evitare che qualcuno si facesse davvero male, in maniera seria ed irreparabile, facendoli così precipitare in una situazione dalla quale sarebbe stato davvero arduo uscire vivi; per contro non sapeva come impedire al giovane che aveva di fronte di continuare ad attaccarlo come aveva appena fatto.
- Che situazione di merda! - pensò tra sè e sè.
In passato aveva già provato a parlare a Trùmlin di contenere la sua rabbia, ma senza alcun risultato. Il gigantesco orco gli avea fatto intendere, con poche parole, che non lo faceva apposta, non era una cosa che faceva razionalmente. Succedeva e basta.
Aveva provato a parlarne con Mhob, l'amica più intima di Trùmlin, ma nulla. Anche lei gli aveva detto che Trùmlin era sempre stato così da quel punto di vista, era una cosa insita in lui, qualcosa che faceva parte dalla sua indole per la quale non si poteva fare proprio nulla.
Fino ad ora l'unica cosa che Solomon era riuscito a fare era quella di prevenire questi momenti, cosa che non era riuscito a fare questa volta.
- Speriamo solo che la situazione non degeneri... -
"Trùmlin... vedi di non ammazzare nessuno!" ordinò con tono perentorio al compagno.
Solomon avrebbe attaccato ancora il giovane Brok, ma si ripromise di frenare il colpo nel caso in cui si fosse reso conto che il suo avversario fosse stato in difficoltà.
Colse il movimento rapido della lancia, ma non fu capace di pararlo. Sentì la lancia impattare contro il suo petto, ma per sua fortuna la sua armatura riuscì a resistere all'impatto. Rimase per un attimo senza fiato e si concentrò.
Da un lato non voleva procedere con lo scontro per evitare che qualcuno si facesse davvero male, in maniera seria ed irreparabile, facendoli così precipitare in una situazione dalla quale sarebbe stato davvero arduo uscire vivi; per contro non sapeva come impedire al giovane che aveva di fronte di continuare ad attaccarlo come aveva appena fatto.
- Che situazione di merda! - pensò tra sè e sè.
In passato aveva già provato a parlare a Trùmlin di contenere la sua rabbia, ma senza alcun risultato. Il gigantesco orco gli avea fatto intendere, con poche parole, che non lo faceva apposta, non era una cosa che faceva razionalmente. Succedeva e basta.
Aveva provato a parlarne con Mhob, l'amica più intima di Trùmlin, ma nulla. Anche lei gli aveva detto che Trùmlin era sempre stato così da quel punto di vista, era una cosa insita in lui, qualcosa che faceva parte dalla sua indole per la quale non si poteva fare proprio nulla.
Fino ad ora l'unica cosa che Solomon era riuscito a fare era quella di prevenire questi momenti, cosa che non era riuscito a fare questa volta.
- Speriamo solo che la situazione non degeneri... -
"Trùmlin... vedi di non ammazzare nessuno!" ordinò con tono perentorio al compagno.
Solomon avrebbe attaccato ancora il giovane Brok, ma si ripromise di frenare il colpo nel caso in cui si fosse reso conto che il suo avversario fosse stato in difficoltà.
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