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GdR Solomon chiudeva la fila, composta dai suoi compagni e da Bartolomeo, che stava percorrendo quella larga strada di Yndaros. I suoi occhi e la sua attenzione si alternavano tra chi aveva innanzi e chi incrociavano, tra cosa facevano i compagni e cosa facevano le persone che erano ai margini della strada. Guardava innanzi per cercare di predire i comportamenti di chi a breve avrebbe incrociato il loro percorso. Lo sguardo serio e la concentrazione visibile e scolpita sul proprio volto non lo rendevano una persona con cui ci si sarebbe fermati a parlare volentieri; e la cosa, a lui, non dispiaceva e non importava affatto. In tutto questo, la sua mente ragionata e calcolatrice continuava a farsi delle domande, a cui, al momento non aveva ancora trovato una risposta sensata che lo potesse soddisfare. Perché Bartolomeo aveva bisogno di protezione? Cosa temeva? Ma ancora più importante: cosa sapeva che non era stato detto loro? In quelle parole non dette poteva esserci qualcosa di importa

GdR La piccola goblin continuava a starsene a cavalcioni del suo compagno orso. La ruvida pelliccia dell'animale le si strusciava contro le gambe. Stavano procedendo in quella grossa strada dove, ovunque si girasse, c'erano case, palazzi, botteghe, sebbene la gente in giro non fosse di pari proporzioni. Quello che notò subito la goblin furono gli sguardi della gente, rivolti verso il gruppo o verso di lei in particolare, questo non avrebbe saputo dirlo. Poteva riconoscere che il loro gruppo, particolarmente eterogeneo nell'aspetto e nella composizione attirasse qualche sguardo curioso, ma quello che poteva leggere negli occhi di quelle persone non era curiosità o stupore, quanto piuttosto disprezzo, per non dire odio. " EhiSolomonNonMiPiaccionoTuttiQuestiSguardi.CheVuoleQuestaGente? " Lo sguardo di Mhob iniziò a farsi man mano più serio, duro, corrucciato ed iniziò a lanciare in giro occhiatacce come a voler fulminare qualcuno. Poi tutto d'un tratto si riebbe