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L'intero stanzone che era il piano terra di quello che rimaneva del vecchio mulino era avvolto dalla più completa oscurità, solo l'ingresso era parzialmente illuminato da una pallina ed intermittente luna, che alta nel cielo, faceva capolino da dietro le nuvole per poi nascondersi subito dopo. Il grande orco strizzò l'occhio alla compagna goblin e poi partì di corsa pestando pesantemente i piedi per terra. Nell'incedere verso l'ingresso, laddove lo scontro era già iniziato, sollevò il becco di corvo mulinando le braccia per incidere ancora maggiore vigore alla sua corsa.  Lo sguardo era fisso su Bred, lo sgherro che l'orso di Mhob aveva appena ferito.  Mentre tutto questo accadeva esternamente, al suo interno una strana immagine stava prendendo forma: si trattava della bocca spalancata di un animale selvaggio in una foresta fitta ed oscura. La bocca si stava spalancando sempre di più in un gesto carico di potenza ed aggressività. Fili di saliva colavano dalla pa

Lei lo sentiva in maniera totale, completa. Non avrebbe saputo spiegarlo diversamente. Quando lei si trovava in quello stato di completa concentrazione, quando la sintonia tra loro due era così intensa, poteva sentire ogni cosa. Poteva sentire gli odori che sentiva lui, poteva sentire i colpi che venivano inferti a lui, poteva sentire il gusto del sangue nella bocca di Bohm. Quella totale sintonia a volte la travolgeva, ma non era quella la volta. Normalmente succedeva quando il grande orso nero veniva ferito. Era il dolore del colpo che rimbombava in quel legame e sembrava amplificarsi nella sua mente, tanto che a volte la ferita veniva trasferita a lei, ma per fortuna fino a quel momento non era ancora successo. Mhob sentì l'orso che scartava di lato, ne percepì le sensazioni, sentì l'adrenalina che pompava i muscoli dell'animale, le unghie che affondavano nel pavimento di legno marcio, pronte a dare manforte alle zampe possenti per balzare in avanti. Sentì le fauci chiud