LA TERRA PROMESSA - 03/11/21 - TrUmLiN

L'intero stanzone che era il piano terra di quello che rimaneva del vecchio mulino era avvolto dalla più completa oscurità, solo l'ingresso era parzialmente illuminato da una pallina ed intermittente luna, che alta nel cielo, faceva capolino da dietro le nuvole per poi nascondersi subito dopo. Il grande orco strizzò l'occhio alla compagna goblin e poi partì di corsa pestando pesantemente i piedi per terra.

Nell'incedere verso l'ingresso, laddove lo scontro era già iniziato, sollevò il becco di corvo mulinando le braccia per incidere ancora maggiore vigore alla sua corsa. 
Lo sguardo era fisso su Bred, lo sgherro che l'orso di Mhob aveva appena ferito. 

Mentre tutto questo accadeva esternamente, al suo interno una strana immagine stava prendendo forma: si trattava della bocca spalancata di un animale selvaggio in una foresta fitta ed oscura. La bocca si stava spalancando sempre di più in un gesto carico di potenza ed aggressività. Fili di saliva colavano dalla parte superiore a quella inferiore collegando tra loro le due file di denti appuntiti. Quell'immagine, prodotta da Trumlin con la ragione, venne lasciata crescere e sfogarsi. Quell'immagine fece crescere nell'orco il desiderio di battaglia, il desiderio dello scontro, il desiderio del sangue. Se avesse potuto avrebbe urlato. Se avesse potuto avrebbe accompagnato la sua corsa con un urlo profondo e straziante. Il suono che proruppe dalle sue labbra fu più un mugolio che altro. La scena prodotta era comunque inquietante. Nella testa dell'orco, in ogni caso, quell'urlo sortì l'effetto di rilasciare tutta la rabbia che aveva in corpo, come due mani nell'acqua di un ruscello che tentano di arginarne il fluire, tutta quella rabbia iniziò ad invaderlo.

Quando la bocca spalancata raggiunse il suo apice e si richiuse di colpo, quello fu il momento in cui Trumlin fece roteare la sua arma per andare ad impattare contro il petto dell'avversario. Ma l'impeto con cui fu portato l'attacco fu eccessivo. Quell'impeto eccessivo mutò in imprecisione, sbilanciamento, mancanza di mordente. Era furia pura e poco altro. Ed infatti il becco di corvo fendette l'aria e poco altro. Non incontrò il bersaglio, non incontrò nulla e l'orco sentì un violento colpo di frusta di ritorno.

Il dolore per per quel violento colpo di ritorno lo riportò in qualche modo alla realtà e subito e di sorpresa lo colse un pensiero in cui lui, giovane orco uscito da poche settimane dal Davokar, aveva incontrato Mhob ed il suo maestro, il vecchio sciamano Arkan. Lo avevano accolto. Lo avevano fatto sentire meno solo. Avevano accolto il suo silenzio e la sua furia. Legato a quell'ultimo aspetto ricordò le parole del vecchio.

"La rabbia e l'aggressività, liberate senza controllo, ti condurranno alla scontro come un coniglio indifeso nella tana dell'orso."

Sorrise. Inaspettatamente sorrise. Il ricordo di quelle parole lo fece sorridere. Nel bel mezzo dello scontro, dopo aver appena mancato in maniera clamorosa e rocambolesca il colpo, preso dall'ira primordiale del Davokar, sorrise.

Ora era concentrato su cosa doveva fare.

Questa concentrazione non gli permise di sentire alcuna parola pronunciata da Mal-Rogan. La sua attenzione era tutta su Bred. Il suo obbiettivo. Non avrebbe nuovamente fallito. Fece per sollevare l'arma...


NON GDR
Trumlin vuole continuare a prendersela con Bred e se per caso quando sarà il suo turno Bred sarà steso a terra allora si volgerà verso Mal-Rogan. Il post è stato scritto come se Trumlin non abbia sentito le parole di Mal-Rogan, anche se il finale del post lascia indere che a Trumlin succederà qualcosa di brutto.


...al prossimo incontro!
LoShAmAnO




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