LA TERRA PROMESSA - 02/11/21 - TrUmLiN

Ringhiò a dentri stretti in direzione di Solomon con il solito sguardo truce. Chiunque avesse assistito alla scena avrebbe temuto per l'incolumità dell'uomo, ma i compagni sapevano che quello era il suo modo per rispondere affermativamente alla richiesta del compagno. In pochi infatti avrebbero notato il leggerissimo movimento affermativo fatto con la testa gabla.
(NON GDR - Ho chiesto al Game Master se lo trovo o no nell'accampamento e la risposta è stata affermativa). 

S'aggirò per l'accampamento in cerca del novizio. Gli avevano parlato di un giovane magro come un ramo secco, vestito sempre di una tunica nero grigiastra, ma soprattutto gli avevano parlato di un tratto distintivo partivolare, una folta capigliatura riccioluta. Individuata la posizione del suo carro andò a colpo sicuro. Lo trovò appoggiato ad una delle ruote, chino su se stesso ed in lacrime. Ovviamente stava pensando all'oggetto perduto, oggetto di inestimabile valore e di fondamentale importanza per la carovana.

L'enorme orco piegò la testa verso destra. Sapeva che era un momento inopportuno e volle concedere al ragazzo il tempo per riprendersi, ma questo non sembrava voler smettere.

Trùmlin decise per l'unico approccio di cui era capace, l'approccio diretto.
Si avvicinò al giovane e gli picchiettò, nel modo più delicato di cui fu capace, sulla spalla.
"Seguimi, andiamo al ruscello!" la voce cavernosa dell'orco fu accompagnata da quello che doveva essere nelle sue intenzioni un sorriso che mise bene in mostra i denti aguzzi.

Resosi conto che forse la sua presenza scenica poteva indurre a qualche fraintendimento aggiunse "Troveremo l'oggetto... capito? Ti vogliamo aiutare.". Questa volta cercò di essere il più rassicurante possibile.

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