LA TERRA PROMESSA - 02/11/21 - mHoB
Si muoveva spostando il peso da un piede all'altro, di stare ferma non se ne parlava proprio. Era qualcosa di più forte di lei, come se avesse avuto un sacro fuoco che ardesse dentro che la costringeva all'eterno movimento.
Le tornarono alla mente le parole di Solomon, che pochi minuti prima, esponendo il piano, le aveva detto "Mhob, voi due ve ne starete qui. Dacci cinque minuti di tempo e poi lancia la torcia in direzione del mulino, verso il ruscello. Quello sarà per noi il segnale di partire di corsa. Dopo un poco partirete anche voi due ed userete il ponte per raggiungerci, ma solo dopo un poco che saremo partiti noi, intesi?"
Si voltò verso il grande orso che pochi passi più indietro attendeva con impazienza. Bhom le dava un senso di protezione che poche persone al mondo erano riuscite a farle provare. Quell'orso era speciale ed il loro rapporto, derivato dal rito celebrato diverso tempo addietro, era qualcosa di unico al mondo e solo chi aveva mai provato un rituale del genere avrebbe potuto portarne testimonianza. Era difficile da descrivere.
Voltò di scatto la testa a destra vero la direzione in cui Solomon si era infilato nella macchia, ma non vide nulla, nessun movimento. Stessa cosa fece voltandosi a sinistra. Anche di Trùmlin non si vedevano tracce.
- Tocca a noi vecchio mio... spero tu sia pronto - pensò in direzione dell'orso che rispose con uno sbuffo sommesso.
Mhob aveva deciso che il tempo concesso ai due amici per prendere posizione era stato più che sufficiente. Era ora di passare all'azione.
Fece alcuni passi in direzione della tagliola, suggerendo a se stessa di fare molto piano e di fare molta attenzione. Morire ora per una tagliola da orsi che ti rompe la gamba sarebbe stato da stupidi.
Raggiunse la torica da terra e decise che sventolarla a destra e sinistra sarebbe stata una cosa intelligente da fare, prima di lanciarla. Così fece e poi lanciò l'ardente pezzo di legno verso il vecchio mulino, in direzione del ruscello. Non ebbe modo do vedere la traiettoria circolare che dipinse la torcia, non ebbe il tempo di soffermarsi sulla scia di scintille che si lasciava dietro nel suo ruotare o nel rimbalzare per terra poco prima di inabissarsi nel ruscello e nella sua fredda acqua e spegnersi per sempre; non ebbe tempo perchè tutta la sua attenzione furono rapite da un sibilo improvviso quanto rapido. Il dardo scagliato dalla cima del vecchio mulino si conficco in terra non troppo lontano rispetto alla sua posizione e la cosa la colse all'improvviso. Per alcuni istanti rimase paralizzata dalla paura, ma fortunatamente reagì e voltandosi corse incontro al suo orso, sulla cui groppa saltò con un grande balzo.
Strinse forte il manto ispido dell'animale e dovette trattenere, dando dimostrazione di una grande forza di volontà, il desiderio di lanciare l'animale a tutta velocità lungo il sentiero.
-Non ancora amico mio, non ancora-
Il pensiero raggiunse la bestia che nel frattempo iniziava a sbuffare.
Sentì un tonfo nell'acqua alla sua destra ed il rumore di foglie calpestate e rami spezzati alla sua sinistra, come se da una parte una grossa pietra fosse caduta in acqua e dall'altra come se un animale di grossa taglia stesse avanzando nella foresta.
-Ma per la miseria, tanto varrebbe accendere un fuoco segnalatore o urlare la propria posizione all'arcere che sta sulla torre ma che diavolo stanno facendo quei due zoticoni ma si sono bevuti il cervello tutti e due nello stesso momento vicendevolmente?-
Un senso di preoccupazione nei confronti dei compagni, a discapito di quei pensieri, colsero Mhob all'improvviso, pensieri che ricacciò indietro al sentir partire almeno un altro colpo dall'alto del vecchio mulino.
Strinse forte il pelo di Mhob, vi si appiattì contro come se avesse voluto diventare una cosa sola con il possente quadrupedede. Un pensiero. Un comando. L'orso partì di corsa. Mentre Bhom spingeva le possenti zampe contro il terreno, Mhob non sollevò una sola volta la testa. Venti secondi. Il tempo che impiegò Bhom a raggiungere il ponte. Mhob se ne accorse perchè il rumore delle zampe dell'orso da sordo ed attutito, segno che si trovava sulla terra del sentiero si fece tamburellante e secco.
Altri dieci secondi e l'orso raggiunse il retro del mulino, laddove Solomon e Trùmlin erano alle prese con l'ingresso presidiato.
"Ehi leggiadre fatine che non siete altro mi avete fatto prendere un colpo state bene? Perchè non si entra?"
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